“Sicuramente non ci si poteva aspettare altro visto il protrarsi della crisi economica e con il periodo estivo ormai alle porte.
Resta il fatto che il mercato del Poker online nel nostro paese è in netta crisi ed ha fatto registrare un ulteriore calo durante i primi mesi dell’anno.
Anche se in maniera minore rispetto allo scorso anno il calo sembra non sia intenzionato a fermarsi e tutti quelli che credevano in una specie di stabilizzazione dovranno ricredersi nonostante gli eventi di ottima qualità organizzati dalle varie società di gambling.
Dal Politecnico di Milano, l’Osservatorio del gioco online ha divulgato dei dati per nulla confortanti che hanno fatto iniziare a pensare a molti che siamo arrivati al punto di non ritorno.
Il settore del poker online ha fatto registrare una percentuale del -35% nella modalità Cash Game e un -39% nella modalità torneo.
Secondo AGIMEG il reparto del Cash game ha fatto registrare un fatturato di circa 400 milioni di euro, ben 65 in meno rispetto allo stesso periodo dello scorso anno.
Invece per quanto riguarda il settore del poker online in modalità Torneo i dati sono lievemente migliori, siamo passati 77 milioni relativi allo stesso periodo dello scorso anno ai 53 milioni attuali.
Nel mezzo di questa crisi affiora sempre di più il ruolo importante di Pokerstars che resta leader del mercato con il 50% dell’intero share nel reparto Tornei e nel settore Cash la percentuale si avvicina al 43%.
Ecco i dati generali:
Reparto torneo
PokerStars.it 53,5%
Lottomatica 10,7%
GDPoker/Bwin 10%
Microgame 6,6%
Snai 5,0%
Sisal 2,0%
Eurobet 1,4%
Betclic 0,5%
Altri 10,3%
Reparto Cash
PokerStars.it 42.6%
Lottomatica 12.5%
GDPoker/Bwin 8,7%
Microgame 9,6%
Snai 5,1%
Sisal 3,7%
Eurobet 5,0%
Betclic 1,3%
Altri 11,5%
Anche a livello mondiale vi è stato un calo anche se molto contenuto, complessivamente si è registrata una diminuzione del 6% rispetto allo scorso anno.
Se andiamo a vedere la classifica mondiale, Pokerstars riesce addirittura a far entrare ben tre siti in questa esclusiva graduatoria, ecco i dati:
1. PokerStars.com
2. Full Tilt Poker
3. iPoker
4. 888Poker
5. PartyPoker
6. PokerStars.it
7. Winamax
8. PokerStars.es
9. Bodog
10. MPN
Questi dati vanno in netto contrasto con quelli fatti registrare dai Casinò online che hanno fatto registrare una crescita del 63% rispetto all’anno scorso, crescita dovuta principalmente all’introduzione delle slot machine online.
La cosa non stupisce per niente visto che sino ad oggi il poker online non ha ancora una legislazione ben precisa e questo lo rende sicuramente poco appetibile mentre le slot machine oramai sono in ogni dove.
Sicuramente il fattore crisi economica ha inciso molto visto che i player attivi sono calati del 12%, frutto anche di una totale mancanza di nuovi ingressi.
Lo stesso Politecnico ha anche divulgato altre importanti notizie, secondo i loro studi il giocatore tipo è maschio, residente nel centro-sud e di età compresa fra i 25 e i 45 anni, oltre questo c’è da dire che oltre il 50% di questi non spende più di 50 euro.
C’è da dire che la maggior parte dei giocatori che apre un nuovo conto di gioco è da considerare un player saltuario in quanto gioca meno di tre mesi l’anno e che soltanto il 9% risulta essere attivo per almeno nove mesi l’anno.
Quindi possiamo affermare che è ancora alta la percentuale dei giocatori che si avvicina a questo mondo in maniera ludica, investendo cifre molto basse e giocando in maniera saltuaria.
Il fatto che la maggior parte dei giocatori consideri i giochi on line come una forma di divertimento e non di lavoro è confermata dal fatto che negli eventi Freeroll a basso Buy-in l’affluenza sia altissima mentre tutto il resto è in piena crisi.
Il settore del mobile invece va nettamente controcorrente, in questo campo i nuovi giocatori sono aumentati del 60%, anche questo dato conferma la netta voglia da parte dei nuovi giocatori di divertirsi e non di passare ore e ore d’avanti al pc.
La moda del poker è finita?
Secondo noi no, sicuramente è finita quella del poker per lavoro o noioso quindi il nostro consiglio è che tutti i maggiori operatori dovrebbero indirizzarsi su tale strada per continuare ad offrire giochi e servizi che garantiscano una buona longevità.
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