Borsa di Tel Aviv per la regolamentazione del trading di criptovalute dopo il turbolento 2022

Se la proposta TASE verrà approvata, le entità non bancarie potranno consentire ai clienti di scambiare risorse digitali. La Borsa di Tel Aviv (TASE) è pronta a consentire ai clienti non bancari di scambiare criptovalute. La sua proposta deriva dallo sconvolgimento dell’anno scorso nel settore, che secondo molti osservatori è stato un precursore di regolamenti più severi.

TASE – l’unica borsa valori pubblica in Israele – vuole espandere l’attività di licenza dei suoi membri non bancari (NBM) per consentire ai clienti di negoziare in valute digitali. Esempi di tali entità sono società di titoli, compagnie assicurative, borse valori, venture capitalist e altri.

L’exchange ha citato la caduta delle criptovalute nel 2022, sottolineando la necessità di una corretta regolamentazione del settore. La proposta TASE punta sulla tutela del cliente. Consente ai trader di depositare denaro fiat in criptovalute, ma i prelievi possono essere effettuati dopo che le parti non bancarie hanno contattato un fornitore di servizi di trading di asset digitali autorizzato e un custode autorizzato.

In altre parole, la possibile regola richiederà a NBM di acquistare e vendere criptovalute su richiesta dei clienti. La Borsa israeliana ritiene che le normative nazionali debbano essere allineate con le normative internazionali al fine di attrarre più capitale straniero nell’ecosistema finanziario locale. Un semaforo verde per NBM per consentire ai clienti di scambiare criptovalute potrebbe ridurre i rischi nel settore, aumentare la concorrenza e stimolare l’innovazione, ha affermato.

Il mercato ha rivelato i piani lo scorso ottobre per creare una piattaforma di criptovaluta basata su blockchain che si concentrerebbe sulla tecnologia dei contratti intelligenti e sull’emissione di più token. Il CEO di Itai, Ben-Zeev, ha affermato che l’exchange dovrebbe essere lanciato entro i prossimi quattro anni e mirerà ad accelerare la crescita e l’adozione del fintech.

Israele vuole includere le criptovalute nella legislazione esistente La Israel Securities Authority (ISA) ha rivelato all’inizio di quest’anno che potrebbe modificare tre leggi finanziarie esistenti per includere le criptovalute. Le modifiche consentiranno ai gatekeeper di monitorare direttamente le transazioni che coinvolgono risorse digitali e di inserirle nella categoria “strumenti finanziari” in cui sono collocati obbligazioni e investimenti collettivi.

L’obiettivo principale è garantire la massima sicurezza per i partecipanti di criptovalute in Israele e mettere in luce i progressi tecnologici nel settore. Come la proposta TASE, ISA ritiene che l’adozione di risorse digitali possa portare molti vantaggi all’economia locale, tra cui l’ingresso di investimenti esteri: “La tecnologia avanzata in queste risorse può portare all’efficienza economica in molte aree, ridurre i costi, risparmiare la necessità di intermediari e ottimizzare il modo in cui le informazioni vengono trasferite tra entità”.

eToro Disclaimer eToro Disclaimer Fineco Disclaimer Fineco Disclaimer