In questo articolo andremo a spiegare come comprare azioni in banca e soprattutto i consigli più utili e le opinioni di un esperto trader. Iniziamo con la definizione di un indice azionario, o indice di borsa, misura il valore di una specifica sezione del mercato azionario. È calcolato a partire dai prezzi delle azioni incluse nell’indice azione delle diverse società, in genere una media ponderata.
L’indice azionario viene usato dai gestori finanziari e dagli investitori per descrivere il mercato e per confrontare l’andamento degli investimenti, quali fondi comuni di investimento e portafogli azionari.
Un indice può essere considerato come un paniere di azioni che rappresentano un ampio campione di uno specifico settore, o economia.
La performance totale di queste azioni fornisce una buona indicazione delle tendenze nel mercato che rappresentano.
Gli indici azionario si possono suddividere in Indici nazionali che si riferiscono alle performance del mercato azionario di un determinato stato e riflette il modo in cui gli investitori di quel paese, considerano lo stato della sua economia. I più conosciuti e utilizzati sono indici nazionali che sono costituiti dalle azioni di grandi aziende quotate nelle principali borse di un paese. Indici specializzati che si concentrano solo su determinate sezioni del mercato azionario e poi troviamo indici globali, che tracciano solo alcune delle più grandi aziende del mondo. Non è possibile negoziare direttamente con un indice azionario perché non sono prodotti. Gli indici azionari servono solo per fornire dati. Tuttavia si possono negoziare solo tramite derivati come CFD, Futures, ETF.
Un indice azionario misura le performance dei mercati azionari. Non si può investire direttamente in un indice azionario. Semplicemente, gli investitori non possono detenere direttamente un indice azionario, come invece si fa per le singole azioni, se interessato scopri come comprare azioni online.
Si può investire negli indici azionari grazie agli ETF, (Exchange Traded Fund) fondi negoziati in borsa, che replicano le performance dell’indice azionario, alcuni ETF seguono da vicino le performance delle azioni di un determinato settore economico, come servizi finanziari, immobiliari, servizi sanitari o finanziari. Con questo tipo di trading è necessario avere un servizio home banking fornito dalla proprio banca ed essere a conoscenza dello stato economico attuale di quel tipo di settore e la sua redditività, ma soprattutto necessita di una ampio capitale economico.
Mentre operate attraverso i Futures o il trading CFD che non sono strumenti finanziari derivati ma sono degli strumenti negoziati tramite un broker di trading online o una banca di trading. Questi strumenti si basano sul prezzo sottostante dell’indice e varia in linea con esso, e permettono di investire e giocare in borsa con piccole cifre da 10€ a 100€.
Indice della Pagina
- 1 Comprare azioni in banca tramite CFD
- 2 Migliore banca per comprare azioni
- 3 Esempio di un’operazione trading CFD su azioni
- 4 Come comprare azioni attraverso una Banca trading
- 5 Commissioni di trading
- 6 Perché sono importanti le commissioni di trading?
- 7 Esistono broker di trading senza le commissioni?
- 8 Esistono ulteriori tasse o commissioni da pagare nel trading?
- 9 Commissioni trading Fineco bank
- 10 Commissioni banca trading Unicredit
- 11 Commissioni trading Intesa Sanpaolo
- 12 Commissioni trading MPS
- 13 Commissioni IWbank
- 14 Commissioni trading Etoro
- 15 FAQ: Domande frequenti
Comprare azioni in banca tramite CFD
Utilizzare i CFD consente di poter negoziare su una vasta scelta di strumenti finanziari come indici azionari, coppie di valute, materie prime e molto altro.
Queste negoziazioni possono essere fatte con un unico account. Il costo per negoziare con i CFD è molto basso rispetto al trading tradizionale, la leva offerta è più alta, i requisiti sono più semplici e i trader possono negoziare qualsiasi bene.
I prezzi dei CFD replicano l’effettivo prezzo di mercato dell’attività finanziaria che si è scelto. Il guadagno o la perdita nella negoziazione viene calcolato in tempo reale e viene visualizzato nel terminale di trading.
Un altra importante caratteristica dei CFD è che si può negoziare in qualsiasi direzione, in poche parole si può aprire una posizione di acquisto quando si pensa che il valore del prezzo dell’attività sottostante aumenti, oppure si può aprire una posizione di vendita quando si prevede che il prezzo dell’attività sottostante cali di valore.
Migliore banca per comprare azioni
Dopo un’attenta selezione possiamo garantire che la migliore banca per comprare azioni è Fineco bank.
Cerchiamo di spiegare il principio chiave con un adeguato esempio. Riportiamo il caso di un investimento effettuato su Deutesche Bank che in quel particolare momento ha un prezzo di vendita di €8,52 e un prezzo di acquisto di €8,54. Si ha la possibilità di decidere sia di acquistare che vendere le azioni della banca. Noi in questo caso decidiamo di acquistare 100 CFD azionari a €8,54, prevedendo che il prezzo delle azioni saliranno.
Uno dei vantaggi di fare Trading con i CFD è che è un prodotto a leva, per cui non occorre coprire l’intero valore delle azioni.
Quello che deve essere coperto è il margine, che viene quantificato moltiplicando la propria esposizione con il fattore di margine per il mercato che si sta negoziando.
Pertanto se Deutesche Bank avesse un fattore di margine del 5%, allora il nostro margine sarebbe il 5% dell’esposizione totale del nostro trade (100 CFD x €8,54 = 854€), o € 42,70 cioè il 5% di € 854. La posizione si può chiudere in qualsiasi momento, ma in questo caso decidiamo di chiuderla quando raggiunge €11,52, con un prezzo di acquisto di €11,54 e un prezzo di vendita di €11,52. Per cui invertiamo il nostro trade e andiamo a chiudere la posizione.
Vendiamo i nostri 100 CFD al prezzo di €11,52. A questo punto vogliamo calcolare il profitto. Perciò moltiplichiamo la differenza tra il prezzo di chiusura e il prezzo di apertura della nostra posizione in base alla sua dimensione.
€11,52 (prezzo di vendita cioè di uscita) – € 8,54 (prezzo di acquisto cioè di entrata) = €2.98 che andremo a moltiplicare per 100 CFD per ottenere un profitto di € 298,00. In questo modo possiamo constare che l’operazione è stata più che positiva, con un discreto margine di guadagno.
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Esempio di un’operazione trading CFD su azioni
Un esempio di operazione di trading CFD con il titolo azionario “Telecom Italia”. Il primo passaggio è quello di utilizzare il Conto Demo basta cliccare su Apri un Conto Demo Gratuito avreteo la possibilità di iscriversi attraverso Facebook o Google e senza inserire nessun dato personale passiamo direttamente alla piattaforma Demo.
- Nella sezione a sinistra andiamo a selezionare “Shares” e come paese “Italy”;
- Selezioniamo nella colonna delle azioni Telecom Italia, e a secondo della previsione compriamo o vendiamo. Noi scegliamo di comprare a 0,570 prevedendo che il valore aumenterà;
- Inseriamo la quantità di azioni con le quali vogliamo operare, sulla destra vedremo il margine richiesto in 123,2€ per effettuare l’operazione, noi abbiamo comprato 1000 azioni a 0,570 con un margine di 123,2€;
- Inseriamo il valore di Take Profit, cioè la chiusura automatica dell’operazione una volta raggiunto il valore in euro di guadagno, nel nostro caso 150€ quindi il valore dell’azione dovrà salire a 0,720 (valore di acquisto partenza operazione 0,570);
- Ora inseriremo il valore di Stop Loss, cioè la chiusura automatica dell’operazione una volta raggiunto il valore in euro di rischio di perdita, nel nostro caso 150€ quindi il valore dell’azione dovrà scendere a 0,420 (valore di acquisto partenza operazione 0,570);
- Avviamo l’operazione cliccando su “Inserisci un ordine”, nella scheda possiamo monitorare l’andamento del valore dell’azione, cliccando su “Aggiorna” modificare i valori di chiusura automatica e attendere che si chiuda automaticamente con i valori impostati o se riteniamo sia il caso chiuderla manualmente cliccando su “Chiudi”.
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Come comprare azioni attraverso una Banca trading
Oggi vi spiegheremo quali sono le manovre da fare per poter depositare o prelevare denaro dal proprio conto di trading online. Le manovre sono molto semplici e veloci, basta conoscere le varie regole del broker che stiamo utilizzando e i vincoli che sono imposti per legge, quindi comuni ad ogni broker.
La maggior parte dei broker di trading o banche di trading offrono molteplici possibilità di deposito, sono ammesse la maggior parte delle carte di credito e debito, Visa, Mastercard ecc… , i conti elettronici come Skrill, Neteller, Paysafecard e molto altro ed infine vi è anche l’opzione con deposito bancario.
E’ possibile depositare qualsiasi tipologia di valuta che verrà automaticamente convertita nella valuta base che utilizza la piattaforma di trading, con il relativo tasso di cambio del momento. Le fasi di prelievo fondi sono altrettanto semplici e veloci, dovrete caricare tutta la documentazione richiesta come documento, una prova che certifichi la vostra residenza, una bolletta del gas o della luce o altro.
Il caricamento di tutta la documentazione può essere effettuata anche in fase di registrazione così non dovrete più preoccuparvi di dover inviare nulla e il vostro account verrà convalidato subito.
Ricordate che la piattaforma, per accreditarvi i fondi, utilizzerà la stessa metodologia che voi avete utilizzato per effettuare il deposito, se lo avete fatto con carta di credito, la piattaforma ve lo accrediterà sulla stessa carta e così via.
L’unica cosa quando si effettua un prelievo è che si dovranno attendere i tempi tecnici che non dipendono dal broker ma bensì dal sistema bancario che si utilizza.
Commissioni di trading
Che tu stia negoziando tramite una banca di trading oppure attraverso un broker di trading, le commissioni nel trading online della negoziazione si attivano in ogni caso, nel momento in cui si vendono o acquistano fondi comuni, azioni o altro tipo di investimenti.
Quando si fa riferimento alle diverse commissioni che possono essere addebitate per la negoziazione e ai costi legati ad essa, ogni broker di trading o banca è differente.
È fondamentale, pertanto, essere a conoscenza di quali sono i costi di negoziazione, al fine di gestire i rendimenti nel proprio portafoglio, in quanto delle commissioni troppo elevate potrebbero ridurre in grande misura i tuoi rendimenti.
In seguito, alcune informazioni che è necessario sapere riguardo le commissioni e a cosa fare per ridurle al minimo.
Quando si parla di commissioni delle negoziazioni, il modo più facile per pensare ad esse è paragonarle ad un premio che si deve pagare in cambio dei servizi di investimento ottenuti. Esse vengono applicate nel momento in cui si decide di acquistare o vendere azioni di un determinato investimento.
Le commissioni di negoziazione, o semplicemente commissioni, vengono pagate al broker proprio in cambio dei suoi servizi, che consistono nel rendere semplici gli scambi attraverso una data piattaforma. Oltre che i broker, i destinatari delle commissioni possono essere anche le tradizionali società di intermediazione, come le banche.
Le suddette commissioni variano a seconda del broker o del tipo di titolo che viene negoziato. Esse, infatti, possono essere associate a tipi di investimento differenti, come azioni, fondi negoziati in borsa, fondi comuni di investimento o opzioni, tra i tanti.
Inoltre, a seconda del volume di azioni, molti broker sono propensi a concedere una commissione di sconto qualora si negoziassero grandi volumi. Per di più, indipendentemente dal numero di azioni che vengono comprate, è possibile per i broker anche addebitare una commissione commerciale approssimativa.
Altri, invece, potranno addebitare la commissione per azione.
Questa commissione, che viene pagata con lo scopo di negoziare azioni, può essere differente rispetto alla commissione pagata per lo scambio di fondi comuni di investimento, così come nel trading azioni o ETF.
Attraverso il trading di opzioni, sarà possibile pagare una commissione base oppure una per contratto.
Dipendendo dal tipo di intermediazione, le commissioni di trading online variano da pochi $ ad una soglia massima di $20 a operazione. Tali commissioni sono appunto associate a azioni, ETF (Cosa sono gli ETF?) o fondi comuni di investimento. È opportuno sapere che la commissione standard del settore per il trading di opzioni è una cifra compresa tra $ 0,65 e $1 per contratto.
Se, invece, la negoziazione avviene attraverso una mediazione tradizionale, il valore della commissione sarà molto più alto: un broker può richiedere fino a $100 a servizio completo per l’esecuzione delle operazioni che ritiene necessarie a tuo vantaggio.
Un broker a servizio completo, infatti, può offrire un’esperta consulenza di investimento. Tuttavia, se i rendimenti ottenuti non sono molto più alti, risulta difficile giustificare e accettare costi molto elevati.
Perché sono importanti le commissioni di trading?
Ti chiederai per quale motivo viene considerata così importante la commissione che paghi al fine di negoziare attraverso il tuo broker. La risposta è che questi importi possono dare un morso ai guadagni degli investimenti. E, ovviamente, più fai trading online, più ti è possibile pagare in commissioni.
Se, per esempio, il tuo obiettivo è quello di aprire un conto di investimento con $ 10.000 investendo $ 1.000 al mese, hai due opzioni. Puoi infatti scegliere tra due broker: uno ti addebiterà l’equivalente dello 0,5% in commissioni, un altro ti addebiterà l’1% in commissioni ogni anno.
Sebbene la differenza possa sembrare minima, a lungo andare, in particolare per un periodo di dieci anni, preferire il secondo brokeraggio comporterebbe un costo di $ 5.000 circa in più di commissioni, se supponiamo che tu guadagni un tasso di rendimento del 4%. Se considerassimo un periodo più lungo, vale a dire 30 anni, il valore crescerebbe fino ad arrivare a più di $ 55.000 in commissioni aggiuntive pagate.
Qualora il tuo scopo, quindi, fosse usare un conto tassabile per far crescere il tuo portafoglio per la pensione, troverai 55.000 ragioni per cercare un broker che addebiti le più basse possibili commissioni.
Esistono broker di trading senza le commissioni?
Se le commissioni possono da un lato ridurre il rendimento, dall’altro l’aspetto positivo è che non tutti le richiedono. Difatti, vi sono sempre più intermediari che offrono agli investitori un trading basse commissioni.
Da quando? Dal 2019, quando Schwab annunciò che avrebbe eliminato le commissioni di negoziazioni. Questo ha certamente provocato la tendenza anche da parte di altri broker a fare lo stesso. In questo modo, ovvero basse commissioni, è possibile mantenere una più alta quota dei tuoi guadagni dagli investimenti, sebbene bisogna tener conto di non pochi avvertimenti.
Tra i tanti, che questo tipo di trading basse commissioni non è tassativamente applicabile a tutti i titoli negoziabili tramite la piattaforma di un broker online. Per fare un esempio, eToro o Fineco bank applicano commissioni pari a zero per azioni, opzioni e ETF.
In ogni caso pagheresti commissioni per i fondi comuni di investimento tradizionali così come commissioni contrattuali per opzioni commerciali. Vi sono poi ulteriori intermediari che addebitano commissioni per le azioni ma non per ETF, oppure ancora possono offrire negoziazioni di ETF gratis insieme a fondi comuni di investimento senza pagare la commissione. Tali fondi non generano commissioni di vendita per gli scambi.
Inoltre, esistono anche piattaforme di investimento online che impongono commissioni di $ 0 solo per le negoziazioni del giorno successivo, dunque per scambi di azioni o altro tipo di investimenti in tempo reale dovrai comunque pagare. Un’ulteriore opzione consiste nel pagare le commissioni di negoziazione per quelle assistite da broker attraverso una mediazione online. Il costo di solito è di circa $ 10 a transazione se necessitassi del parere di un broker.
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Esistono ulteriori tasse o commissioni da pagare nel trading?
Certo, ecco le più comuni:
- Commissioni di intermediazione: Sono commissioni che la tua intermediazione può richiedere per tenere il conto di investimento. Le spese possono essere annuali, spese di manutenzione del conto su base mensile, spese di ricerca, di inattività, spese per estratti conto cartacei, di trasferimento per spostare denaro tra i conti o commissioni per chiudere i conti.
- Commissioni di gestione o consulenza: Nel caso in cui stessi investendo tramite un advisor oppure un broker che offre servizi di consulenza, è possibile pagare a parte una commissione per questo. Queste commissioni possono essere un importo fisso in $ o si paga una percentuale delle risorse del proprio account gestito, metodo più comune. Per fare un esempio, se il tuo consulente di addebita l’1% annuo al fine di gestire il tuo account, con un saldo di $ 100.000 equivale ad una commissione di $ 1000.
- Rapporto di spesa: Gli indici di spesa vengono associati a fondi negoziati in borsa e fondi comuni di investimento. Tale cifra indica la percentuale che bisogna pagare per possedere un certo fondo su base annuale. Queste commissioni vengono, dunque, stabilite dal fondo, e non dalla società di intermediazione di cui si usa la piattaforma per acquistare e vendere azioni di tale fondo. In base all’Istituto delle società d’investimento, il rapporto spesa medio per i fondi è dello 0,56%, anche se qualche broker può essere specializzato nell’offerta di fondi a basso costo. Il rapporto di spesa medio dei fondi Vanguard, per esempio, è dello 0,10%.
Commissioni trading Fineco bank
In Italia è presente anche un’altra banca che ci sempre doveroso citare, vi parleremo quindi delle commissioni trading Fineco.
Fineco bank offre una piattaforma Powerdesk per fare trading ed ha un costo di 19,95 euro al mese, si tratta di un’app per Android e Ios all’avanguardia che offre l’accesso a Mercati in push, margini, CFD su differenti asset e molto altro. Le commissioni per ogni operazione di trading sono pari allo 0,19% utilizzando un piano commissionale degressivo che parte da un min. di 2,95 € ed un max di 19 €.
Consente di operare sia sul mercato forex che su CFD e offre una leva 100 volte superiore delle principali valute, ricordiamo che per quanto riguarda il mercato forex ci sono basse commissioni per la compravendita di cross valutari.
Leggi la recensione di Fineco bank
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Commissioni banca trading Unicredit
Iniziamo a parlarvi delle commissioni trading Unicredit. Di base, le commissioni di trading, pur operando in completa autonomia sono presenti e sono un costo dovrete considerare se scegliete di investire con questa banca. Ma non sarà l’unico costo da sostenere, il servizio di base di Trading Unicredit offre una piattaforma intuitiva con una grafica accattivante e strumenti di supporto per operare nei mercati finanziari al meglio.
Per i diritti di custodia annuali si parte circa da 10€/semestre da pagare per titoli di Stato o PCT, per quelli esteri la cifra è molto più alta e può arrivare anche che a 89€/semestre (titoli materiali). Riguardo l’operatività, per asta di Bot in si parte circa da uno 0,03%.
Per quanto riguarda le commissioni scontate invece, se decidete di acquistare i titoli di Stato, azioni, ETF e Warrant in Italia, si parte da uno 0,25% fino ad arrivare a 7€. Se siete dei trader esperti, vi consigliamo di dare un’occhiata allo strumento Money Trading Advanced.
Offre un Book a 5 livelli con delle quotazioni in tempo reale e tecnologia push, rende possibile inviare automaticamente gli ordini a mercato quando si verifica una specifica condizione di prezzo preimpostata, offre più di 300 aggiornamenti quotidiani, in lingua italiana, ma soprattutto è presenta una commissione massima di 19.5€/ordine.
In questo modo si ha la possibilità di risparmiare sulle commissioni rispetto ad una negoziazione che avviene in Filiale o su Banca via Internet.
Commissioni trading Intesa Sanpaolo
Anche la Banca Intesa Sanpaolo consente la possibilità di fare trading attraverso una piattaforma ma presenta della commissioni, si tratta di trading+ che offre un canone di 25€/mese.
Attenzione, è possibile azzerare il canone nel caso in avvengono più di 20 ordini nell’arco di un solo mese. E’ possibile scegliere due profili di commissione: flat e permillare. Il flat è adatto ai trader che fanno poche operazioni ma “consistenti”.
Le commissioni in questo caso sono:
- 11€ per azioni, EFT, Warrant estere;
- 8,5€ per azioni, ETF e Warrant italiani.
Il profilo permillare invece è adatto ai trader che operano con maggior frequenza, investendo importi inferiori.
Le commissioni per eseguito del profilo permillare sono:
- 0,18% per azioni, EFT, Warrant estere;
- 0,10% per azioni, EFT, Warrant italiane.
Per quanto riguarda invece i CFD e i futures, il costo è fisso per entrambi i profili ed è di 7,70€ ma scende a 2,70€ per i mini futures.
Commissioni trading MPS
In questo paragrafo vi elenchiamo le commissioni imposte dalla Banca MPS. Innanzitutto la piattaforma di trading online Monte Paschi Siena non ha costi ma presenta delle commissioni per ogni operazione che viene effettuata, a seconda dell’asset di riferimento scelto.
Operando con il proprio pc o con il proprio smartphone si riducono i costi che sono nettamente più alti operando direttamente dalla filiale.
Le commissioni di banca MPS sono le seguenti:
- Quotazione mercati in tempo reale: 1,50 euro/mese per italiani, 42,00 euro/mese per europei, 5,00 euro/mese per statunitensi;
- Bot (trimestrali, semestrali o annuali), titoli statali e obbligazionari italiani: operazione 3,00 euro, commissione minima 0,25% o 6,50 euro;
- Titoli statali esteri, obbligazionari esteri, azionari italiani, certificati italiani,: operazione 3,00 euro + spese C.C., commissione minima 0,25% o 12,00 euro;
- Titoli azionari esteri, certificati esteri: operazione 3,00 euro + spese C.C., commissione minima 0,25% o 22,00 euro
- Alert: gratuito via mail o notifica, 0,30 euro via sms;
- Cambio valuta: 0,15%;
- Contratti PCT: 6,00 euro + spese operazione PCT.
Commissioni IWbank
Anche IWBank permette ai suoi clienti di fare trading online ma anche in questo caso occorre far fronte alle commissioni.
Per i mercati Cash italiani, si può scegliere un profilo adattivo o un profilo variabile. Il profilo variabile prevede una commissione dello 0,19%, con un min. di €2,50 e un massimo di €18 per ogni transazione. Per i mercati cash esteri (escludendo gli USA) viene applicato un profilo variabile con commissioni di 0,199% (min. €15).
Per tutti gli altri mercati esiste un profilo adattivo che si divide in quattro differenti fasi, si parte con la prima che offre commissioni più basse fino ad arrivare all’ultima che offre commissioni più alte.
Più commissioni ha generato il cliente nel mese prima, più basse saranno le commissioni per i mesi dopo. Iniziando dalla fase uno, ad esempio, per passare alla seconda fase occorre aver generato 250€ di commissioni, per passare alla fase tre 500€ e 2.500€per la quarta ed ultima parte.
Il sistema prevede che non è possibile salire o scendere più di un livello mensilmente. Il modello proposto da IWBank privilegia gli utenti attivi, non è l’ideale per i trader occasionali. Se si effettua un eseguito ogni 90 giorni le quotazioni in tempo reale sono gratuite, altrimenti viene applicato un costo mensile di 2€.
Le quotazioni su altri mercati invece sono variabili e vengono azzerate solo se si generano commissioni mensili a partire da 50€. Aggiungiamo inoltre che la piattaforma di trading 4Trader+ e l’app IWBank sono gratuite, mentre la piattaforma IW QuickTrade ha un canone mensile di 20 euro che diventa nullo se si generano commissioni di 50€ al mese.
Commissioni trading Etoro
eToro non è una banca eppure è un’ottima piattaforma per operare nel trading online CFD e forex. E’ l’unico che offre il servizio di Social e consente di copiare le operazioni sui mercati finanziari avviate dai trader con un livello di esperienza molto alto.
Negli ultimi tempi, il numero di persone che ha iniziato ad investire in azioni su eToro, è salito vertiginosamente. Sono sicuramente cresciuti gli aspiranti investitori grazie alla piattaforma di intuibile utilizzo offerta da eToro.
Sono proprio le commissioni pari a zero che hanno indotto molti utenti ad iscriversi e a provare questo broker. Per altro, sulla piattaforma non è previsto un numero minimo o massimo di operazioni che è possibile avviare, anzi, è l’unico broker che si prende carico del pagamento per l’imposta di bollo. Se non volete l’impegno di operare con il trading online attraverso la vostra banca, vi consigliamo vivamente di provarlo, anche perché è gratuito e di facile utilizzo.
Vi consigliamo di provare lo strumento di social trading o copy trading per iniziare a replicare e copiare le strategie dei traders più bravi del momento, sarà possibile scegliere proprio chi seguire “a livello finanziario” proprio con il Social Network Instagram o Facebook.
eToro offre un conto demo con al suo interno 100.000 euro virtuali da poter investire su differenti mercati, vi lasciamo di seguito la possibilità di poterlo fare gratuitamente.
Ma se la piattaforma ha raggiunto 12 milioni di utenti iscritti, perché non provarla?
E’ logico che un minimo di conoscenza dei mercati finanziari, prima di fare trading, è sempre gradita perché operando con il trading non si annulla il rischio di perdere denaro.
Leggi la recensione di eToro
Il 76% degli investitori al dettaglio perde denaro quando fa trading di CFD con questo fornitore. Dovresti considerare se tu puoi permetterti di correre il rischio elevato di perdere i tuoi soldi. Gli investimenti in criptovalute non sono regolamentati in alcuni paesi dell’UE e nel Regno Unito. Nessuna tutela del consumatore. Il tuo capitale è a rischio.
FAQ: Domande frequenti
Ad oggi il miglior metodo per comprare azioni in banca è aprire un account su Fineco bank e operare attraverso la piattaforme di trading CFD su azioni.
La migliore banca per comprare azioni online ad oggi è Fineco bank, attraverso l’apertura di un conto direttamente online è possibile comprare e vendere azioni attraverso i CFD.