Cosa deve fare l’Italia per ottenere 19 miliardi di euro dall’Ue?

L’Italia dovrebbe essere il principale beneficiario dei fondi per la ripresa post-pandemia dell’UE, ma con Bruxelles che esprime preoccupazione per i piani di spesa del governo, il trasferimento dell’ultima tranche di 19 miliardi di euro è stato sospeso a tempo indeterminato.

In quanto uno dei paesi europei più colpiti dalla pandemia di COVID-19, l’Italia dovrebbe essere il principale beneficiario singolo dei fondi per la ripresa dell’UE. Ma poiché il governo non è riuscito a presentare una proposta che soddisfacesse i decisori, i pagamenti sono stati temporaneamente vietati.

All’Italia era stato precedentemente concesso tempo fino alla fine di aprile per elaborare un piano che convincesse i funzionari dell’UE a sbloccare i fondi, originariamente previsti per febbraio, ha riferito Reuters.

Ma in un rapporto pubblicato mercoledì, l’UE ha espresso ripetute preoccupazioni per i ritardi dell’Italia nell’attuazione delle riforme come parte del suo piano di ripresa post-pandemia.
L’Italia, la terza economia più grande dell’Unione Europea e una delle più indebitate, è il principale beneficiario del pacchetto di recupero Covid da 800 miliardi di euro (860 miliardi di dollari) del blocco.

Circa 68,9 miliardi di euro in sovvenzioni e 122,6 miliardi di euro in prestiti sono stati stanziati per l’Italia nell’ambito del più grande pacchetto di stimoli mai realizzato in Europa, noto come NextGenerationEU.

Invece, l’Italia ha concordato un calendario per l’attuazione delle riforme economiche, alcune delle quali saranno probabilmente difficili da digerire per il governo del primo ministro Georgia Meloni.

La Commissione europea, il ramo esecutivo dell’UE, ha presentato mercoledì le sue proposte agli Stati membri, esortando l’Italia ad agire rapidamente per affrontare i problemi.

“L’attuazione del piano di ripresa e resilienza dell’Italia è in corso, ma con un aumentato rischio di ritardi“, ha scritto la commissione in un rapporto sull’Italia.
“È importante procedere rapidamente con l’attuazione del piano a causa della natura temporanea delle strutture di recupero e resilienza che saranno in vigore fino al 2026”.

Bruxelles ha già 42 miliardi di euro di pagamenti, ma a marzo di quest’anno l’Ue ha congelato un terzo pagamento programmato del valore di 19 miliardi di euro, in attesa di chiarimenti sui piani dell’Italia.

Bruxelles vuole che i soldi vengano spesi per progetti che contribuiscano alla transizione dell’Europa verso un’economia digitale più verde e per le infrastrutture, in particolare il settore ferroviario.

Ma a Bruxelles sono state sollevate preoccupazioni su alcuni dei progetti per i quali l’Italia prevede di utilizzare i fondi, tra cui la ristrutturazione di uno stadio di calcio a Firenze.

Fonte: thelocal.it

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