Gli indicatori di trading sono tutti uguali? Ci sono indicatori che, più di altri, ci permettono di analizzare le tendenze dei mercati, così da poter investire concretamente in asset vincenti.
- 1 Indicatori di trading online: Cosa sono
- 2 Quali indicatori usare per l’Analisi tecnica?
- 3 Gli Indicatori nel trading
- 4 Indicatore Bande di Bollinger
- 5 Indicatore RSI
- 6 Indicatore MACD
- 7 Indicatore Alligator
- 8 Indicatore CCI
- 9 Indicatore OBV
- 10 Indicatore Parabolic SAR
- 11 Indicatore SMI Ergodic
- 12 Indicatori più utilizzati nel trading
Indicatori di trading online: Cosa sono
La chiave di volta per investire nel trading online è quella di seguire, con estrema attenzione, le tendenze del mercato, che ci garantiranno profitti ripetuti nel tempo, se sapremo analizzarlo opportunamente.
Le tendenze che si generano al suo interno sono tendenzialmente due:
- Rialzista detta anche rally;
- Ribassista detta anche downtrend.
Ci sono però anche fasi intermedie in cui l’asset con il suo valore non ha una posizione fissa e ben definita, ma oscilla tra due valori che non hanno tendenza né rialzista né ribassista. Queste fasi dette laterali o orizzontali, sono conosciute col nome di flat market o trendless.
Le tendenze vanno suddivise successivamente in tre categorie definite dalla loro durata:
- Tutte quelle tendenze che non superano le 3 settimane sono dette trend a breve termine;
- Tutte quelle tendenze comprese tra le 3 settimane e più mesi sono dette trend intermedi;
- Tutte quelle tendenze con una durata minima di un anno sono dette trend a lungo termine.
Utilizzando gli indicatori tecnici più attendibili si possono studiare i grafici dei prezzi e analizzare i trend per intuire e prevedere il momento in cui una tendenza stia perdendo forza, così da poter intervenire aprendo un’operazione di trading all’inizio della sua inversione.
L’indicatore tecnico sarà sicuramente un ottimo contributo all’attività di trading, soprattutto per la giusta interpretazione dei grafici dei prezzi.
Quali indicatori usare per l’Analisi tecnica?
Prima di tutto ci soffermeremo brevemente a chiarire il concetto di due termini molto in uso nel trading, che potrebbero essere sovrapposti erroneamente uno sull’altro:
- Indicatori: Descrivono la direzione del nostro cross e sono rappresentati direttamente sul grafico;
- Oscillatori: A differenza dei primi, gli oscillatori sono rappresentati fuori dal grafico principale, si muovono in aree di valori minimi o massimi mantenendo i valori di riferimento.
Gli Indicatori nel trading
In base alla nostra esperienza comprovata nel settore del trading, possiamo consigliare alcuni indicatori, tra gli altri, che consentono una analisi tecnica del mercato in maniera professionale:
- Indicatore RSI;
- Indicatore MACD;
- Indicatore Alligator;
- Indicatore CCI;
- Indicatore OBV;
- Indicatore Parabolic SAR;
- Indicatore SMI;
- Candlestick.
Utilizzati in combinazione tra loro aumentano le possibilità di investire nel trading con ottime probabilità di successi e guadagni.
Indicatore Bande di Bollinger
Come segnalavamo prima è uno degli indicatori più usati nell’analisi tecnica.
Si usa sfruttando, come linea centrale, una media mobile a 20 giorni, e per formare le due linee esterne si aggiunge e sottrae una deviazione basica. Si cerca di prevedere le oscillazioni dei prezzi tenendo sotto controllo l’interazione di questi con le bande.
Le bande di bollinger: come funzionano
I trader devono osservare il movimento del prezzo, se questo si sposta al di fuori delle bande verso l’altro siamo in una fase di ipercomprato, se lo spostamento è verso il basso siamo in una fase di ipervenduto. Ovvero nel primo caso il prezzo è salito troppo rapidamente, nel secondo sceso troppo velocemente. Ed è proprio in questi movimenti veloci che si possono catturare ottime possibilità d’investimento.
Di facile utilizzo e intuizione, quest’indicatore viene considerato dagli esperti uno degli strumenti più tecnico fra tutti.
È costituito da 3 curve di trend, che hanno movimenti verso il basso e verso l’alto, e che si allargano e si restringono anche. Utilizzato in combinazione con MACD o RSI, si rivelerà di grande validità e definizione.
Nel grafico superiore abbiamo due bande che indicano una fase di ipercomprato e una di ipervenduto.
L’input di trading si avrà quando il prezzo sfiorerà una delle due bande:
Il prezzo tocca la banda di Bollinger minima per poi mutare la sua direzione da ribassista a rialzista.
Il prezzo tocca la banda di Bollinger maggiore per poi mutare la sua direzione da rialzista a ribassista.
Maggiori info: Le bande di Bollinger
Indicatore RSI
È un indicatore che si lega alla famiglia degli oscillatori, e così come l’oscillatore Stocastico, anche l’Indicatore RSI ha lo scopo di segnalare le condizioni di ipercomprato e ipervenduto.
RSI: come funziona
Come primo passo è necessario, ‘scovare’ sul grafico dei prezzi un asset che abbia una bella tendenza, o al ribasso o al rialzo.
Rimarremo in attesa di un pull-back (indica una pausa in termini di mercato del prezzo), e una volta concretizzato ci occuperemo di fiutare segnali di ripresa di quel prezzo verso il trend più importante.
Quindi, individuare una bella tendenza con il suo pull-back è più semplice rispetto all’intuire l’esatto momento in cui entrare nel mercato. In questo caso entra in gioco l’aiuto che l’oscillatore può darci.
Rispetto al MACD, che analizzeremo in seguito, questo indicatore lavora solo su un’unica linea, che assume un valore tra 0 e 100.
Il concetto è spiegato nel grafico a seguire.
L’immagine ci dimostra che è fondamentale aspettare l’attimo giusto in cui la linea si trova al di sotto del valore 30 o sopra il valore 70, limiti che segnano una situazione di ipervenduto nel primo caso e una di ipercomprato nel secondo caso.
L’oscillatore RSI è utilizzato anche per lo studio dei grafici, che tornano utili nella rappresentazione di un movimento oscillatorio necessario per indicare segnali di vendita o d’acquisto.
Aumentando la quantità di periodi l’indicatore sarà meno reattivo, con curve meno marcate. Al contrario l’indicatore avrà una reazione vertiginosa al diminuire dei valori.
In sintesi non è consigliato servirsi di periodi troppo alti o troppo bassi, che fanno aumentare il numero di falsi allarmi, perché il segnale di trading avviene quando la media mobile tocca una delle due aree.
Il punto più difficile sarà quindi quello di stabilire quale sarà la scadenza migliore, per aprire un trading vincente.
Un buon segnale d’acquisto si può avere quando la media mobile raggiunge quota 70 o 80, in questa condizione le possibilità di ribasso sono notevoli.
In base al grafico precedente il segnale d’acquisto si ha quando la media mobile dell’oscillatore raggiunge quota 30 o 20, con possibilità di un rialzo maggiori rispetto a quelle di un probabile ribasso.
A questo punto del discorso è chiaro che, l’ausilio degli indicatori nel trovare i segnali giusti di trading, sia fondamentale, ma bisogna in prima persona fare l’analisi tecnica con l’ausilio di più strumenti specifici per questo. Tutto è subordinato alla nostra esperienza nel settore, gli indicatori sono semplicemente un ausilio per la corretta interpretazione dei grafici.
Leggi la nostra guida: Indicatore RSI.
Indicatore MACD
Il MACD è considerato dalla maggior parte dei traders un trading system a tutti gli effetti, per la semplicità delle sue due medie mobili, strumento grafico utilizzato per semplicità intuitiva e interpretativa.
L’incrocio di due medie mobili porta con sé segnali di trading, sia che le medie siano semplici o complesse. Ogni sistema di trading ha dei limiti, non dobbiamo scordarcelo, quindi è bene affidarsi anche all’esperienza di trader.
Tornando al discorso precedente è bene sapere che una media breve servirà per segnalarci una tendenza di breve durata, di contro una media di durata più lunga indicherà l’esistenza del trend di fondo.
L’uso in contemporanea delle due medie ci potrà indicare se il trend di breve durata si conferma in quello di lunga.
La media breve è più ricettiva della lunga, perché reagirà al cambiamento prima e incontrerà la media di più lungo periodo verso il basso o verso l’alto. Nel momento in cui la media più breve s’incontrerà con la più lunga, in un movimento che dal basso va verso l’alto, si ritiene stia nascendo un trend rialzista. A conferma di questo se anche la media più lunga si sta orientando verso l’alto, molto probabilmente avremo un buon trend.
Nello scegliere una delle due medie, è importante considerare che più lungo è il tempo usato meno segnali di trading verranno generati, più è corto e più segnali verranno forniti dal sistema, avendo però più segnali falsi.
Leggi la nostra guida: Indicatore MACD.
Indicatore Alligator
L’ Indicatore è stato sviluppato da Bill Williams, un famoso programmatore statunitense. L’indicatore Alligator è molto utilizzato dai trader di tutto il mondo nel trading online. Il suo nome si rifà alle fauci di un coccodrillo, con tanto di mascella, denti e labbra.
Dipendentemente da come si muove la bocca dell’Alligator possiamo di conseguenza comprendere i vari segnali di trading. Questo Indicatore è composto da tre Medie mobili, ognuna è impostata con differenti periodi che vanno da 5, 8, 13.
Le Medie Mobili nell’indicatore Alligator sono molto importanti per determinare le funzioni di livelli e di supporto inerenti alla resistenza dei prezzi.
Immagine Indicatore Alligator
Questo indicatore è molto utile per tutti i trader che vogliono seguire i trend che sono in corso, L’Alligator è un ottimo supporto per comprendere quando è il momento di investire in un determinato trend.
Indicatore CCI
Questo Indicatore è uno dei più versatili ed usati nel mondo del trading online. L’indicatore CCI è stato creato nel 1980 da Lambert, in primis Lambert lo aveva pensato come un Indicatore utile per essere usato nel mercato delle Materie Prime.
L’indicatore CCI è possibile trovarlo anche all’interno della categoria degli oscillatori statici.
Questo Indicatore è utilizzato maggiormente per notare le fasi di ipercomprato e ipervenduto nei mercati, inoltre è molto utile per determinare i punti di inversione del trend.
Immagine Indicatore CCI
Come molti strumenti di analisi tecnica anche questo indicatore è opportuno accostarlo ad altri per ottenere dei segnali molto più precisi.
Indicatore OBV
Questo Indicatore è utilizzato per prevedere i prezzi dei mercati futuri delle azioni. L’indicatore OBV venne formulato negli anni 70 da Granville, questo Indicatore tiene conto sostanzialmente dei volumi. Quando l’Indicatore OBV venne formulato l’intento di Granville era di creare un Indicatore capace di predire il movimento futuro dei prezzi.
L’Indicatore OBV è molto efficiente quando si parla di evidenziare una variazione nei volumi che precede un movimento dei prezzi.
Indicatore Parabolic SAR
L’ Indicatore di Analisi Tecnica Parabolic SAR è molto utilizzato dai trader dal 1978. L’indicatore Parabolic SAR è privo di base temporale, questo vuol dire che questo indicatore non necessita di una base temporale. L’indicatore Parabolic SAR serve per far capire ai trader le fasi di trend. Il principale obbiettivo di questo indicatore è di interpretare e principalmente anticipare le fasi dei mercati.
Immagine Indicatore Parabolic SAR
L’immagine sovrastante rappresenta il Parabolic SAR che è composto da una successione di punti che possono trovarsi al di sopra o al di sotto del livello del prezzo, questo è in funzione al trend.
Indicatore SMI Ergodic
Questo Indicatore è stato sviluppato nel 1993, ed è uno strumento molto utilizzato nel mondo del Trading Online. L’indicatore SMI Ergodic è un prodotto che serve a mettere in evidenza gli atteggiamenti degli investitori esperti in una determinata fase di mercato. L’Indicatore SMI Ergodic sfrutta gli investitemi e i movimenti dei trader esperti, questo perché prende in considerazione i trader che fanno trading Intraday.
Il SMI Ergodic è un Indicatore che principalmente prende inconsiderazione le contrattazioni che vengono fatte a fine giornata, questo perché si è visto che in quel determinato momento, gli investimenti non subiscono un carico emotivo da parte dei trader.
Indicatori più utilizzati nel trading
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