La migrazione del potere hash di Bitcoin continuerà, prevede Glassnodede

Non è più un segreto che i minatori escano dalla Cina a frotte o scelgano di vendere le loro piattaforme minerarie. Nell’aprile 2020, secondo quanto riferito, la nazione asiatica controllava circa il 70% del potere hash di Bitcoin. Tuttavia, a seguito del recente giro di vite sul mining di criptovalute da parte dei regolatori cinesi, questa cifra dovrebbe scendere ancora più in basso.

Secondo un grafico della potenza hash di Bitcoin pubblicato dalla piattaforma di analisi on-chain Glassnode, la prima fase di difficoltà di Bitcoin è stata ribaltata a causa del crollo dell’hash rate.Il nastro della difficoltà #Bitcoin si è invertito, poiché la rete risponde alla “Grande migrazione della potenza hash”. Ciò non tiene conto dell’imminente aggiustamento al ribasso del ~ 27% previsto per il 3 luglio. Ciò invertirà il nastro nella massima misura dal 2018.https://t.co/O3thrP6q5k pic.twitter.com/Hfz4J44152

— glassnode (@glassnode) 1 luglio 2021

Glassnode afferma che la sua ultima sinossi non include l’aggiustamento al ribasso del 27% previsto per il 3 luglio. Tuttavia, l’hash rate di Bitcoin potrebbe essere inviato ai livelli visti l’ultima volta nel 2018.

Sebbene Bitcoin sia sceso di quasi il 50 percento dal suo massimo valore storico di quasi $ 65.000, la criptovaluta di punta ha superato le altre altcoin in termini di capitalizzazione di mercato. Inoltre, nonostante la forte correzione del mercato, l’attuale volatilità di Bitcoin è inferiore rispetto a gennaio 2020.

Secondo la società di analisi, martedì l’hash rate medio di Bitcoin era leggermente più alto rispetto al giorno precedente. Vale però la pena ricordare che l’hash rate attuale è ancora la metà del valore di picco della rete, registrato a metà maggio.

Fonte: btcpeers

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