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Nuove norme e disposizioni sul trading online

ATTENZIONE LE OPZIONI BINARIE NON POSSONO ESSERE COMMERCIATE CON LA NUOVA NORMATIVA EUROPEA

Per quest’anno ci sono importanti novità per quanto riguarda il trading online sia inerenti alle opzioni binarie, che al forex trading.
Questa forma di investimento finanziario, ricordiamo, implica necessariamente l’utilizzo di una piattaforma web, chiamata in gergo broker, che svolge la funzione primaria di intermediario.

Ed è proprio il broker a essere il principale soggetto di questi nuovi cambiamenti, in termini di regolamentazione.

Nello specifico, cambieranno bonus, promozioni e spread massimi da applicare. A garantire queste novità saranno gli organi di controllo competenti, come la CySEC a livello europeo.

Ma andiamo a vedere cosa c’è da sapere nel dettaglio.

Cosa cambierà nel trading online?

Innanzitutto vengono introdotte misure di sorveglianza più rigide per quanto riguarda l’investimento nel trading online, di conseguenza, ci saranno maggiori controlli proprio in riferimento all’operato dei numerosi broker del settore e che dovranno offrire, quindi, più garanzie, rispettando tutti i requisiti richiesti dalla normativa.
Inoltre, a partire dal 2017 ogni piattaforma deve adottare nuove regole in riferimento a bonus e promozioni, soprattutto quelli relativi a una offerta periodica, che saranno aboliti.

Chi non si adegua per tempo, può rischiare alcuni problemi legati al rilascio della licenza, essenziale per poter operare come broker di trading online regolamentato.

Un’ulteriore novità riguarda la leva finanziaria. Si tratta di un importante strumento attraverso cui si possono moltiplicare potenziali guadagni in quanto si va ad acquistare o vendere un prodotto finanziario per un ammontare superiore al capitale posseduto, facilmente ottenibile facendo attenzione ai vari segnali di trading e con qualche piccolo trucco che implementeranno le proprie possibilità di successo.

Le nuove disposizioni in materia di trading online modificano alcuni punti della leva finanziaria. Nel dettaglio, tutte le operazioni di investimento devono rispettare un limite massimo di applicazione.
Inoltre, vengono confermati i requisiti minimi che ogni piattaforma deve avere per ottenere la licenza a operare.

In primis, come requisito il broker deve comunicare il deposito minimo, che deve rispettare la concorrenza sul mercato, ovvero deve essere nella media dei broker in commercio e non quindi più elevato.
In secondo luogo, il broker deve offrire il servizio di poter aprire gratuitamente un conto demo, quindi con soldi non reali, che il trader utilizzerà per iniziare a sperimentare il trading online e testare la piattaforma online.

Inoltre, deve garantire agli utenti un’informazione chiara e semplice, in particolar modo, che riguardano le condizioni applicate su deposito e prelievi, nel momento in cui si apre un nuovo conto reale di trading online.
Infine, il broker deve fornire la possibilità di accedere al materiale di approfondimento che descriva dettagliatamente le ultime novità, in termini di regolamentazione dei broker.

Conclusioni: maggiore tutela dell’utente

Cambiamenti notevoli quindi che non vanno, a stravolgere il meccanismo e le dinamiche di investimento nel trading online, tantomeno il funzionamento dei broker; ma che comunque sembrerebbero essere indirizzati a una maggiore tutela dell’utente, con lo scopo per garantirgli sempre più sicurezza, ma soprattutto consapevolezza in termini di informazione.

Evidentemente, era necessario, visto il successo e la crescita esponenziale del trading online.

Addirittura alcuni esperti del settore hanno previsto che il 2017 sia l’anno di questa forma di investimento finanziario.

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