Previsione EUR USD 17 – 21 Giugno

Previsione EUR / USD 17 – 21 Giugno

Mario Draghi in Portogallo darà una scossa al mercato?

Nel frattempo possiamo dirvi che EUR / USD continua a mostrare una forte volatilità.

La coppia di valuta è riuscita ad invertire le indicazioni che vi abbiamo dato la settimana scorsa e sono scesi dell’1,1%.

Questa è sicuramente una settimana piuttosto densa all’interno dell’Eurozona.

Tra l’altro il presidente della Banca Centrale Europea Mario Draghi ha parlato al forum della BCE in Portogallo.

Come saranno le previsioni EUR/USD per oggi?

Intanto possiamo dirvi che ad Aprile la produzione industriale nell’area euro è stata dello 0,5%, per cui ha segnato un’altra calo, precisamente il terzo consecutivo.

Sicuramente possiamo dirvi che questo calo rappresenta l’ennessimo nel settore manifatturiero.

Ultimamente EUR è caratterizzato da una debolezza significativa.

Purtroppo le forti tensioni commerciali globali hanno ridotto la domanda di esportazioni dell’eurozona nel complesso.

Negli USA l’inflazione dei consumatori è in primo piano e i dati sull’inflazione rimangono piuttosto bassi, sotto l’obiettivo della Federal Reserve di circa il 2%.

I numeri che riguardano l’inflazione hanno mostrato che l’indice CPI e l’IPC core.

I dati sulla spesa dei consumatori degli USA sono migliorati rispetto a maggio.

Le vendite al dettaglio sono migliorate dello 0,5% ma sono comunque scese rispetto alla previsione dello 0,7%.

In ogni caso il mercato del gruppo CME ha fissato le probabilità di tagli per il prossimo mese, di circa di 62%.

Di seguito vi mostriamo un’analisi tecnica aggiornata per le previsioni EUR / USD.

Alcuni dati della nostra previsione EUR/USD

  • Il presidente della Banca Centrale Europea Draghi: Draghi parlerà al forum della Banca Centrale Europea in Portogallo e se riesce a sorprendere i mercati l’Euro potrebbe muoversi improvvisamente;
  • Sentimento economico Germania ZEW: Gli investitori istituzionali sono stati piuttosto pessimisti. A maggio, l’indicatore è s di sceso di 2,1 punti e la stima di giugno si attesta a -5,7 punti. La prossima previsione è positiva rispetto alla precedente, con una quota di -3,6;
  • PPI tedesco: L’indice dei prezzi alla produzione è salito ad Aprile guadagnando lo 0,5%, si prevede un rialzo ulteriore dello 0,2%;
  • Conto corrente: Il surplus continua a scendere e l’avanzo è sceso a 24,7 miliardi di euro;
  • Fiducia dei consumatori: La fiducia dei consumatori è ancora in territorio negativo per circa un anno. Per giugno non sono previsti ulteriori cambiamenti;
  • PMI: Il PMI dei servizi francesi è salito a 51,7 punti a maggio, indicando una leggera espansione. Il PMI manifatturiero della Francia è migliorato e sono previsti altri rialzi nel mese di Giugno. Le PMI dei servizi tedeschi puntano ad espandersi anche la produzione è stata più lieve. Ad ogni modo l’andamento dell’eurozona è stato simile all’andamento correte. Persiste la contrazione nel PMI manifatturiero e i servizi PMI sembra che vogliano puntare all’espansione.

Analisi tecnica EUR / USD

Linee tecniche dall’alto verso il basso:

  • 1.1620 è una quota che ha resistito dall’inizio di ottobre e 1.1570 è il prossimo intervallo;
  • 1.1515 era un punto alto a fine di gennaio e 1.1435 è stato un punto basso ad inizio del mese;
  • 1.1390 ​​è stata una quota di lancio a fine gennaio, per poi essere seguito da 1.1345;
  • 1.1290 è stato un ruolo di supporto ma la coppia poi ha rotto il supporto a 1.1215.
  • 1.1119 è stato un sostegno a fine di maggio;
  • 1.1025 è stato un cap back nel Maggio del 2017;
  • 1.0950 è stato il livello di supporto finale;
  • 1.0870 è stato un swing alto a dicembre 2017;
  • 1.0820 adesso è la linea di supporto finale.

Anche questa settimana siamo ribassisti su EUR/USD.

Sicuramente possiamo confermarvi che a causa delle tensioni USA Cina pesano fortemente sull’Eurozona, causando dei danni non lievi.

Gli investitori ad oggi non trovano l’euro attraente e questo fa si che l’Euro sia debole.

L’economia statunitense invece riesce a rimanere piuttosto solida, anche se il probabile taglio dei tassi potrebbe limitare il rialzo del dollaro americano.

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