Il calo improvviso e rovinoso della sterlina, ricorda molto il 1985, quando la moneta inglese raggiunse il valore minimo di 1.322 ed il famoso Mercoledì Nero del 1992.
Diciamo che durante la mattinata, precisamente intorno alle ore 6:30, l’abbassamento è stato significato, portando malcontento tra la popolazione.
Mark Carney, il governatore della banca d’Inghilterra attuale, dichiara:
“Abbiamo bisogno di garantire stabilità al nostro paese, stiamo prendendo tutte le misure per essere preparati a qualsiasi evento straordinario che può succedere durante queste giornate. Nelle settimane che verranno, la Banca di Inghilterra valuterà le condizioni economiche e provvederà di conseguenza.”
L’uccisione di Jo Cox, la deputata del partito laburista britannico, avvenuta il 16 Giugno 2016, sembra si sia rivelato uno dei motivi per cui i risultati tra Remain e Leave abbiano toccato percentuali molto vicine fra loro. Considerate che gli opinion pools che hanno ottenuto l’accesso ai mercati valutari, hanno reso pubblico che i leave hanno vinto raggiungendo solamente il 52% dei consensi.
Tra l’altro, è stato reso noto che l’affluenza ai seggi è stata maggiore rispetto agli standard a cui questo paese è abituato.
Il Regno Unito non ha mai sofferto di questo tipo di problemi, per cui non è un paese abituato a partecipare a referendum nazionali e non si rileva molta affluenza.
Diciamo che la democrazia diretta non è proprio l’elemento distintivo di questo paese, hanno raggiunto un 70% degli elettori, ma forse per questo referendum, sarebbe stato opportuno dargli ancora più importanza di quella che ha ricevuto.
Cameron ha confidato molto nei giovani per l’adesione all’unione, ma secondo alcune statistiche sembrano propri questi ultimi che abbiano proprio dato poca importanza al voto di cambiamento, mentre i più anziani, sono stati molto più audaci, sostenendo dal profondo il leave.
Tra pochissimo quindi, la Gran bretagna sarà fuori dall’unione europea.
Ma ci vorranno almeno due anni, a causa dei negoziati serve del tempo in più.